martedì 9 marzo 2010

medie mobili







Cosa sono e a cosa servono le medie mobili?
Scopo fondamentale delle medie mobili è quello di ridurre al minimo le fluttuazioni dei prezzi dei titoli al fine di depurare le quotazioni dalle distorsioni derivanti dal nervosismo dei mercati (il cosiddetto rumore del grafico), rendendo la tendenza più regolare e, quindi, di più chiara interpretazione.

Quanti tipi di medie mobili esistono?
Esistono varie tipologie di medie mobili: le più utilizzate sonola media mobile semplice e la media mobile esponenziale.
La media mobile semplice è quella meno complicata da calcolare. Si sommano i prezzi di chiusura di un numero n di giorni e si divide il risultato per il numero dei giorni stessi. molto semplice però presenta il lieve inconveniente di tenere in uguale considerazione le quotazioni più remote e quelle più recenti. Viene quindi data la stessa importanza a ciò che è successo ieri ed a ciò che è accaduto tempo addietro.
La media esponenziale al contrario dà un maggior peso ai prezzi più recenti. Questo tipo di media è la più complessa da calcolare.

Che utilizzo si può fare delle medie mobili?
molteplici

Uno è quello di utilizzarle come segnali di ingresso: viene generato un segnale di acquisto nel momento in cui i prezzi del titolo sfondano al rialzo la linea della media mobile; viene, viceversa, generato un segnale di vendita quando la linea della media viene perforata dall’alto verso il basso. è in realtà un utilizzo che produce molti falsi segnali nel breve termine. perchè per avere segnali tempestivi si è costretti ad utilizzare medie più brevi le quali però sono poco affidabili. Si veda il grafico 1.

Un altro utilizzo è come supporto o resistenza. Nel grafico 2 si può vedere ad esempio come la media 20 faccia da resistenza.

La cosa più importante da decidere è il periodo di tempo su cui è calcolata. Se ne prendiamo una veloce genererà molti segnali di intervento che aumentano le probabilità di errore. Il vantaggio di queste medie brevi è che sono molto repentine nell’interpretare ogni minima variazione di tendenza. Se vogliamo lavorare con maggiore tranquillità, dovremo rivolgerci all’utilizzo di medie più lunghe che, però, hanno lo svantaggio di ritardare gli interventi. A parità di altri fattori il dominio della media mobile dovrebbe essere tanto più lungo quanto più è alta la volatilità dell’attività finanziaria analizzata, al fine di ridurre il numero di falsi segnali. Il tutto, quindi, dipende dalla velocità con cui vogliamo operare e dal rapporto profitto/rischio.
Un buon compromesso consiste nell’utilizzare due medie semplici, una più “veloce” ed una più “lenta”: in tal modo, quando la media più veloce taglia dal basso verso l’alto quella più lenta si ha un segnale di acquisto; quando, invece, la media più veloce taglia dall’alto verso il basso quella più lenta si ha un segnale di vendita. E con ciò abbiamo visto anche un terzo utilizzo delle medie mobili. Nel grafico 3 ho inserito una media 20 ed una 50. Non mi ci sono messo a perdere tempo, ho preso due medie mobili qualsiasi, una più veloce e l'altra più lenta, quindi si posono sicuramente trovare delle medie che funzionino meglio di queste due.
Ciò che mi preme è far capire come si tratti di un metodo efficace quando c'è un trend molto ben definito, invece nelle fasi di lateralità abbondano i falsi segnali.
Le medie mobili sono uno strumento trend following che funziona bene quando la tendenza del mercato è chiaramente rialzista o ribassista. Non si possono invece utilizzare le medie mobili quando il mercato è in una fase laterale perché darebbero luogo a continui incroci fra di loro e con il grafico dei prezzi generando confusione e falsi segnali. I sistemi automatici di programmi trading basati sulle medie mobili funzionano infatti molto bene nelle fasi di mercato trending ma danno pessimi risultati nelle fasi trading, perché portano a concentrare gli acquisti nella parte alta della banda di congestione e le vendite in quella bassa. (con un effetto “ping-pong” poco piacevole per il trader!).

Io utilizzo le medie come segnali di conferma, mai come segnali di ingresso, e, come già detto, singole medie mobili possono fare da importanti riferimenti in qualità di resistenze o supporti dinamici, un po' alla stregua di una trendline rialzista o ribassista con la differenza ovvia che la media mobile è una curva più o meno sinuosa e non una retta.

Tranne rari casi, io preferisco affidarmi a patterns di prezzo come segnali di ingresso.

In ogni caso non si possono utilizzare in modo puro, vanno filtrate con altri strumenti e soprattutto diventa fondamentale settare bene le medie mobili

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