giovedì 25 dicembre 2008
venerdì 20 giugno 2008
tenaris
il trend è sempre lo stesso
però la salita vertiginosa e rapida la porta a degli eccessi che fisiologicamente devono rientrare
ha chiuso sotto i 22 dopo aver toccato i 24 euro
oggi ha fatto una shooting star, candela che tipicamente segnala una stanchezza del movimento in atto
però, ribadisco, il trend di lungo è al rialzo
fiat
spmib
tenaris
chiarimenti sulle gimmee bar
domenica 15 giugno 2008
onde di Elliott
la spiegazione la dai tu stesso: è troppo aleatoria, cioè uno ci vede una cosa, uno ci vede un'altra
invece pattern tipo i breakout o quelli di swing li vedono tutti e non sono ad interpretazione
talvolta ne parlo sul fol ma per diletto e ti ripeto personalmente sono molto scettico riguardo ad un suo utilizzo con profitto nel trading
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From : ********* : "vainini" vainini@libero.it
> Ciao caro, prof.> ti leggo spesso (e volentieri) sul 3d di TENA,> e oltre a farti i complimenti,> ho deciso di raccogliere linvito che fai sul tuo blog> e mandarti qualche grafichetto da commentare...> Ho appena incominciato a studicchiare ELLIOTT...> quindi lo sto applicando un pò dappertutto...> porta pazienza...> non ti chiedo indicazioni d'entrata o di uscita,
tenaris
giovedì 12 giugno 2008
tenaris
martedì 10 giugno 2008
carraro
tenaris
sabato 7 giugno 2008
enertad
fare trading con le gimmee bar
Le Gimmees sono barre che invertono la direzione dei prezzi quando questi hanno toccato la banda superiore o inferiore. Cerchiamo di entrare long alla fine di una discesa. La barra di setup in un trade al rialzo è una reversal bar che tocca la banda inferiore di Bollinger. Nel caso in cui la barra che tocchi la banda di Bollinger non sia reversal si può vedere se la successiva lo è. In tal caso quest’ultima diventa la nostra barra di setup.
Ingresso:
Si va long al superamento del massimo della barra di setup.
Stop loss:
Stop loss sotto all’ultimo minimo
Cerchiamo di entrare short alla fine di una discesa. La barra di setup in un trade al ribasso è una reversal bar che tocca la banda superiore di Bollinger. Nel caso in cui la barra che tocchi la banda di Bollinger non sia reversal si può vedere se la successiva lo è. In tal caso quest’ultima diventa la nostra barra di setup.
Ingresso:
Si va short alla violazione del minimo della barra di setup.
Stop loss:
Stop loss sopra l’ultimo massimo
Evitiamo di entrare in un trade se l’estremo della barra Gimmee ha toccato o è molto vicino alla media mobile tra le bande di Bollinger. Spesso i prezzi si fermano o formano congestioni quando raggiungono il livello della media mobile quindi è bene evitare il trade in questo caso.
Evitiamo di entrare in un trade se la barra Gimmee è eccessivamente lunga rispetto alla dimensione delle barre precedenti. Spesso, quando c’è stata una barra molto grande, le barre successive mostrano una reazione.
venerdì 6 giugno 2008
tenaris
spmib
fiat
mediobanca
tiscali
"mi giocherei un'operatività di brevissimo basata sulla candela del 3 giugno come setup che prevederebbe
un long sopra il massimo di questa con target i massimi dell'anno a 2,72
e uno short sotto il minimo di essa tenendo conto del gap up lasciato aperto con target a 2,345 nel primo caso si sfrutterebbe la forza del breakout, nel secondo la tendenza a chiudere i gapin questo caso opererei con stop stretti ed ottica di breve termine accontentandomi di poco, il che significa uscire anche prima del possibile target"
dopo il 3 giugno per due giorni consecutivi si sono avute due inside bar senza che scattasse alcun segnale di ingresso
ieri per rinforzare il concetto avevo postato la tecnica di ingresso su violazione di uno degli estremi di una inside bar
oggi è successo quello che si può vedere nel grafico
violazione del minimo dell'ultima inside bar, diventata barra di setup, ed ingresso short
il target ideale sarebbe la chiusura del gap, però essendo un trade di breve termine si cerca di portare a casa il guadagno evitando di trasformare un trade vincente in uno perdente
chi avesse mantenuto lo short può provare a portarlo a target però io mi porrei uno stop di protezione di parte del profitto
giovedì 5 giugno 2008
• Ingresso su rottura di uno degli estremi di una Constricted bar
• Ingresso su break del minimo o del massimo di una Inside bar
mediobanca
"mediobanca oggi ha fatto lo stesso minimo del 17 marzo
più o meno su questo livello abbiamo anche un minimo a gennaio
sarà swing o breakdown?"
quando i titoli stanno su livelli importanti succede sempre qualcosa di interessante
oggi swing trading e long entrato al superamento del max di ieri
ne è venuto fuori un bel rimbalzo sul supporto con taglio della trendline ribassista e balzo dei volumi
vedremo se continuerà
anche se sui bancari di questi tempi io ci vado molto cauto e mi accontento di poco predilegendo trade brevi
cmq uno stop a preservare parte dei profitti risolve il problema
se vuole andare va
altrimenti cmq si porta a casa qualcosa
fiat
carraro
tenaris
mercoledì 4 giugno 2008
tiscali
cmq mi giocherei un'operatività di brevissimo basata sulla candela del 3 giugno come setup che prevederebbe
- un long sopra il massimo di questa con target i massimi dell'anno a 2,72
- e uno short sotto il minimo di essa tenendo conto del gap up lasciato aperto con target a 2,345
nel primo caso si sfrutterebbe la forza del breakout, nel secondo la tendenza a chiudere i gap
in questo caso opererei con stop stretti ed ottica di breve termine accontentandomi di poco, il che significa uscire anche prima del possibile target
unicredit
saipem
c'è stato quindi un pullback su questa trendline nuovamente la discesa
si sta formando un testa e spalle ribassista che verrà confermato dalla perdita della neckline: oggi la discesa s'è arrestata proprio su di essa
da monitorare la tenuta del supporto a 28,18: sotto questo livello avremo un segnale negativo con inversione di Serandeo e completamento del testa e spalla con primo target sull'altro supporto a 27,50, dopo un bel po' di spazio a scendere fino a 25, target del testa e spalla
cmq un passo alla volta: da verificare prima la tenuta o meno della neckline e poi tutto il resto
mediobanca
tenaris
ne ho già parlato nei giorni scorsi
oggi primo senale di debolezza con forte ritraccaimento dopo i nuovi max: sebrerebbe un falso breakout ma servono conferme
cerchiamo di analizzare la situazione con obiettività:
qualche segnale di debolezza c'è è indubbio, come si evince dal break subito negato e dalla violazione del minimo di barra precedente (ce n'era già stato un pochi giorni fa)
le due medie mobili non si sono ancora incrociate al ribasso
lo stocastico sembra sul punto di farlo
volumi leggermente aumentati nella fase di ritracciamento e questo pure è un fatto negativo
le trendline rialzista che definisce il canale rialzista in atto da gennaio però è ancora intatta
chi vuole rischiare di più per "accertarsi" che il trend rialzista sia effettivamente terminato e darle più margine può aspettare questa violazione, ma il segnale fortemente negativo sarà senz'altro rappresentato dalla violazione del minimo precedente a 18,65 qualora si verificasse:
se perde il supporto in zona 18,50 il trend potrebbe relamente considerarsi invertito al ribasso
ovviamente se nel frattempo si concretizzasse un 123 high avremmo non solo un bel segnale di uscita ma anche un segnale fortemente short
Segnale di uscita su violazione di massimo o minimo di barra precedente
Il presupposto da cui partiamo è che, in un movimento rialzista, i prezzi dovrebbero registrare massimi e minimi crescenti. Quindi se dovesse capitare che una barra registri un minimo più basso, violando il minimo della barra precedente, avremmo una situazione anomala e statisticamente potrebbe valere la pena liquidare la posizione non appena il mercato registri un minimo più basso. Per un trend negativo vale naturalmente l’inverso. Si presume che il mercato debba registrare massimi e minimi decrescenti. Se, improvvisamente, una barra dovesse registrare un massimo più alto, superando il massimo della barra precedente, i dati statistici ci dicono che il movimento ribassista potrebbe essersi esaurito, almeno temporaneamente. Realizziamo i nostri profitti e liquidiamo la posizione.
Gli elementi che possono far propendere il trader per la scelta di un metodo o l’altro sono assolutamente oggettivi. In funzione della propria strategia e del proprio programma operativo, il trader può decidere quale sia il metodo migliore per lui.
Se non si vuole rinunciare nemmeno ad un minimo del guadagno fino a quel momento ottenuto si può decidere di applicare tale segnale che, tuttavia, può precludere la possibilità di partecipare alla prosecuzione del movimento principale in atto. Nella sua esecuzione semplice consiste nell’uscire dal mercato appena la barra in formazione viola il minimo della barra precedente nel caso di un trend rialzista o viola il massimo della barra precedente nel caso di un trend ribassista.
Ho allegato il grafico di un titolo che stiamo seguendo in questi giorni: tenaris
oggi giornata negativa con violazione del minimo di barra precedente
segnale di debolezza e possibile segnale di uscita per chi volesse rischiare poco (in un post successivo che dedicherò proprio a tenaris spiegherò perchè chi sta giocandosi il trend di lungo termine potrebbe ancora aspettare)
del resto basta vedere il grafico: se nel primo caso questo segnale ci ha fatto uscire dopo una bella sequenza di candele con minimi crescenti (ne ho contate 10), negli altri due casi s'è rivelato molto sensibile
va detto cmq che quando cominciano a verificarsi tanti di questi segnali a breve distanza il rischio che il trend di base si incrinato comincia ad aumentare, ma di questo parleremo nel post dedicato a tenaris
segnali di uscita: introduzione
non prlerò in questo caso di stop loss (meritano una trattazione a parte) ma di uscita da un trade nel quale siamo entrati, stiamos eguendo il trend e vogliamo capire quando uscire al fine di massimizzare i profitti
premesso che è impossibile uscire sui massimi ed entrare sui minimi e solo i folli pensano di poterci riuscire il nostro scopo dovrebbe essere quello di uscire quando il movimento sembra esaurito, o perlomeno quando il garfico sembra dirci questo
una prima distinzione va fatta in base al tipo di operatività e quindi al trade che si ha in corso: se sono entrato in un'ottica di brevissimo periodo un minimo segnale di incertezza può farmi decidere di uscire, se invece sto cercando di cavalcare un trend di lungo periodo sarò disposto anche a tollerare un ritracciamento più consistente purchè il grafico mi faccia capire che il trend di base non è intaccato
Sapere quando chiudere un trade è importante almeno quanto sapere quando entrare. Dato che la maggioranza dei trader è “dal lato giusto” di un trade al momento dell’entrata, il problema sembra essere quello di sapere quando uscire. Se ieri scrivevo che è difficile cavalcare un trend a lungo perchè si tende ad uscire prima che sia esaurito, analogamente sono molti i trader che continuano a tenere aperta una posizione al rialzo quando il mercato dà un chiaro segnale di entrata al ribasso. Anche l’opposto è vero.
i segnali di uscita vanno quindi classificati in base ad una signifacatività, in base cioè alla sensibilità. Quelli ad alta sensibilità come ad esempio la violazione del minimo di barra precedente vanno bene per trade di breve e di brevissimo perchè segnalano anche le minime incertezze, mentre per trade di lungo respiro, come dicevo, conviene affidarsi a segnali che siano meno sensibili, cioè che siano più significativi e rivelatori di un effettivo cambiamento del trend, come può essere un 123 opposto alla direzione del nostro trade
ripeto, non esistono segnali migliori di altri, dipende dalla propria operatività
se mi interessa fare trade mordi e fuggi nei quali cerco di gaudagnare poco rischiando poco uscirò al primo segnale di debolezza, altrimenti aspetto segnali più consistenti
fatto questo preambolo cercherò nei prossimi giorni di descrivere quelli che mi paiono i segnali di uscita più significativi specificando per ognuno di essi se siano indicati per il breve termine o per trade di posizione
martedì 3 giugno 2008
un tipico errore del trader: l'uscita anticipata dal mercato
Un grande trader, Jesse Livermore, disse:
“Non sono mai state le mie idee che mi hanno reso molto. È sempre stato il mio star seduto”. Cioè, lasciar correre i profitti. “Persone che riescono a veder giusto e star ferme non sono comuni. Per me è stata una delle cose più difficili da imparare. Ma solo dopo che lo si capisce si comincia veramente a guadagnare. La ragione è che una persona può vedere giusto e chiaro e però diventare impaziente e dubbioso quando il mercato lo fa attendere. L’insistenza del vecchio Partridge sulla vitale importanza di essere sempre lunghi in un mercato rialzista mi fece senza dubbio riflettere sull’importanza fondamentale di determinare innanzitutto il tipo di mercato in cui ci si trova. Se non è possibile identificare un orientamento di fondo del mercato, spesso è meglio attendere. Quando i prezzi non stanno andando da nessuna parte, ma semplicemente in un intervallo limitato, non ha senso cercare di prevedere se il prossimo rilevante movimento sarà al rialzo o al ribasso. Ciò che occorre fare è seguire il mercato e semplicemente non fare nulla fino a che tale intervallo non viene rotto in un senso o nell’altro. La cosa che occorre fare è determinare la direzione che offre minore resistenza e cioè attendere il momento che questa direzione si definisca, perché questo è il segnale che bisogna cominciare a lavorare. Se esegui questa regola scoprirai che qualsiasi notizia importante che esce quando il mercato è chiuso è normalmente in armonia con la linea di minore resistenza. Il trend è stato stabilito prima della pubblicazione della notizia e in mercati rialzisti le notizie ribassiste vengono ignorate e le rialziste esagerate e viceversa. Quando un'azione sale non c’è bisogno di elaborare teorie sul perché sale. Sale perché c’è domanda di quell’azione. Fino a che continua a salire con solo delle piccole reazioni al ribasso di tanto in tanto si può ritenere che sia abbastanza sicuro seguirla nella sua ascesa. Ma se dopo una lunga salita un’azione si gira e comincia gradualmente a scendere presentando solo occasionalmente dei rally limitati è ovvio che la linea di minore resistenza è mutata da rialzista a ribassista. Se questo è il caso, perché uno dovrebbe chiedere spiegazioni? Forse esistono delle ottime ragioni che spiegano questo accadimento, ma queste ragioni sono conosciute solo da pochissime persone le quali o non lo dicono o anzi dicono che l’azione è conveniente. La natura del gioco è tale che il pubblico dovrebbe capire che la verità non può essere detta dai pochi che la conoscono”.
tenaris
oggi ha fatto nuovi massimi di sempre a 20,15
in after è andata un po' più su fino a 20,25 però poi è ripiegata abbastanza fino a 19,68 seguendo l'andamento negativo degli USA (tenaris è quotata anche sul mercato americano e quello argentino)
cmq volendo attenersi solo a quanto appare sul grafico c'è un breakout dei massimi precedenti, fatto anche grazie a molte ricoperture di quanti erano andati short su quelle resistenze
vedremo nei prossimi giorni se sarà stato un falso break: in quel caso valuteremo uno swing
per adesso il trend è intatto e sul grafico daily non c'è ancora nessun segnale di inversione
si trada ciò che si vede non ciò che s'immagina
lunedì 2 giugno 2008
spmib
domenica 1 giugno 2008
tenaris
tenaris
tenaris è in pieno trend rialzista partito ad inizio anno dai minimi di 11,19
trend che ha accelerato negli ultimi due mesi seguendo una trendline ancora più ripida
sappiamo che quando più è ripida la trendline che accompagna il rialzo più si avvicina il momento dello storno
tuttavia al di là di qualche indicatore un po' tirato segnali di ribasso non ne abbiamo ancora avuti
la settimana scorsa ha segnato un massimo a 19,77 ed in questa ha fatto 19,75
potrebbe sembrare un doppio max cosa che si vede meglio nel grafico giornaliero (appena posso lo descrivo nel prossimo post) e però ha chiuso quasi sui massimi della settimana a 19,68
quindi dando segnali di forza
è in una situazione interessante perchè questo è sicuramente un livello chiave che se superato darebbe segnali di forza ulteriori
per le indicazioni operative è meglio far riferimento proprio al grafico giornaliero