Gli stessi analoghi ragionamenti si fanno nel caso dell’esempio opposto, cioè un nuovo minimo significativo su test di un minimo precedente, in pratica un falso breakdown. Chiamiamo questo trade: swing trading low.
La barra di setup è la barra che segna il nuovo minimo. Si va long al superamento del massimo di questa barra. Se c’è una inside day bar si aspetta il giorno successivo e si può andare long al superamento del massimo della barra inside.
Se il livello di ingresso viene saltato da un gap non si entra.
Lo stop loss va messo sotto al minimo della barra di ingresso o sotto al minimo della barra di setup.
Anche in questo caso il trade viene filtrato dall’analisi dei volumi e dell’ipervenduto. I volumi sono ancora più importanti che nell’esempio opposto. Infatti quando un supporto regge con volumi in aumento significa che molti a quei prezzi ritengono l’acquisto conveniente ed è probabile un rimbalzo.
La barra di setup è la barra che segna il nuovo minimo. Si va long al superamento del massimo di questa barra. Se c’è una inside day bar si aspetta il giorno successivo e si può andare long al superamento del massimo della barra inside.
Se il livello di ingresso viene saltato da un gap non si entra.
Lo stop loss va messo sotto al minimo della barra di ingresso o sotto al minimo della barra di setup.
Anche in questo caso il trade viene filtrato dall’analisi dei volumi e dell’ipervenduto. I volumi sono ancora più importanti che nell’esempio opposto. Infatti quando un supporto regge con volumi in aumento significa che molti a quei prezzi ritengono l’acquisto conveniente ed è probabile un rimbalzo.
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