martedì 17 luglio 2007

tenaris analisi e prospettive



l'ultima trimestrale ha rivelato un quadro in chiaroscuro

per quanto concerne i risultati (risultati non eclatanti nel primo trimestre 2007, cresciuti rispetto al primo quarto del 2006 ma non rispetto all’ultimo quarto del 2006)

e per quanto concerne le prospettive nell'immediato:

problemi in nord america (canada)

concorrenza dei cinesi

ci sia spetta un paio di trimestrali non eclatanti mentre la situazione dovrebbe migliorare per fine anno

I risultati del primo trimestre evidenziano una forte crescita rispetto ai risultati del primo trimestre dello scorso anno. Il fatturato è cresciuto del 50%, l’utile operativo è cresciuto del 27% e l’utile per azione è cresciuto del 14%.

Rispetto ai risultati del quarto trimestre del 2006 i risultati mostrano invece un
fatturato stabile, un utile operativo in flessione del 7% e l’utile per azione in flessione dell’11% se
escludiamo il provento derivante dalla vendita di Dalmine Energie registrato nel quarto trimestre del 2006.

La domanda di prodotti e servizi di Tenaris al di fuori del Nord America rimane stabile ma in Nord America è stata penalizzata dal rallentamento registrato in Canada.

Il flusso di cassa disponibile del periodo (flusso di cassa generato dalla gestione operativa meno gli investimenti in immobilizzazioni) ammonta a 568,4 milioni di dollari US, mentre l’indebitamento netto è diminuito a 1.574,7 milioni di dollari US al 31 marzo 2007.


Scenario di mercato e previsioni
Nel corso del primo trimestre, i prezzi del petrolio sono fluttuati, con una diminuzione all’inizio del periodo e una ripresa verso la fine. I prezzi del gas in Nord America, diminuiti drasticamente nella seconda parte dell’anno scorso, passando al di sotto dei 5 dollari US a milione di BTU a settembre, hanno registrato una ripresa, attestandosi a 7-8 dollari US per milione di BTU. Il numero internazionale dei pozzi di perforazione attivi, come pubblicato da Baker Hughes, ha continuato a crescere, arrivando a 982 nel corso del primo trimestre, con un aumento del 3% rispetto al trimestre precedente e del 10% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Tuttavia in Nord America, dove l’attività di perforazione è più sensibile ai prezzi regionali del gas, il numero degli impianti canadesi di perforazione ha registrato una diminuzione del 20% nel primo trimestre del 2007 rispetto al primo trimestre del 2006. Per gli Stati Uniti
il numero degli impianti di perforazione è rimasto stabile evidenziando un aumento dell’1% nel corso del primo trimestre del 2007 rispetto al quarto trimestre del 2006, e con un aumento del 14% rispetto al primo trimestre del 2006.
Oltre al rallentamento dell’attività di perforazione in Canada durante l’ultima stagione invernale appena terminata la domanda di prodotti tubolari e servizi in Nord America ha subito l’impatto negativo dovuto alle maggiori importazioni dalla Cina. Tuttavia la domanda nel resto del mondo rimane stabile, dato che gli operatori nell’industria del petrolio e del gas continuano ad aumentare gli investimenti in attività di esplorazione e produzione. Stimiamo, in base agli attuali prezzi a futuro del gas, che l’attività di perforazione in Canada possa riprendersi durante la prossima stagione invernale e che incrementeremo le nostre vendite globali di prodotti tubolari high end durante l’ultima parte dell’anno quando entreranno in funzione i nuovi impianti per la lavorazione a caldo e di finitura che stiamo ultimando.

Riteniamo quindi che anche quest’anno dovremmo poter registrare una crescita a livello di fatturato ed a mantenere i nostri margini operativi sugli attuali livelli.

Le vendite di tubi di grande diametro per i progetti pipeline in Sud America hanno iniziato a registrare una ripresa alla fine del primo trimestre, quando sono incominciate le consegne relative alla fase GASCAC del progetto GASENE in Brasile. Nel corso dell’anno si prevedono ulteriori aumenti delle
vendite, con il completamento delle consegne per questo e altri progetti in Brasile e per un progetto che ha
subito un ritardo in Argentina.

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