dopo il break della resistenza a 4,97 spicca il volo
mercoledì 17 marzo 2010
brembo
dopo il break della resistenza a 4,97 spicca il volo
martedì 16 marzo 2010
saras
giovedì 11 marzo 2010
FTSE MIB INDEX
abbiamo massimi e minimi crescenti ed una trendline che accompagna il rialzo
gli indicatori sono concordi
il supporto più vicino, la cui violazione rappresenta un campanelo d'allarme, è l'ultimo mnimo relativo a 22187
martedì 9 marzo 2010
medie mobili
Scopo fondamentale delle medie mobili è quello di ridurre al minimo le fluttuazioni dei prezzi dei titoli al fine di depurare le quotazioni dalle distorsioni derivanti dal nervosismo dei mercati (il cosiddetto rumore del grafico), rendendo la tendenza più regolare e, quindi, di più chiara interpretazione.
Quanti tipi di medie mobili esistono?
Esistono varie tipologie di medie mobili: le più utilizzate sonola media mobile semplice e la media mobile esponenziale.
La media mobile semplice è quella meno complicata da calcolare. Si sommano i prezzi di chiusura di un numero n di giorni e si divide il risultato per il numero dei giorni stessi. molto semplice però presenta il lieve inconveniente di tenere in uguale considerazione le quotazioni più remote e quelle più recenti. Viene quindi data la stessa importanza a ciò che è successo ieri ed a ciò che è accaduto tempo addietro.
La media esponenziale al contrario dà un maggior peso ai prezzi più recenti. Questo tipo di media è la più complessa da calcolare.
Che utilizzo si può fare delle medie mobili?
molteplici
Uno è quello di utilizzarle come segnali di ingresso: viene generato un segnale di acquisto nel momento in cui i prezzi del titolo sfondano al rialzo la linea della media mobile; viene, viceversa, generato un segnale di vendita quando la linea della media viene perforata dall’alto verso il basso. è in realtà un utilizzo che produce molti falsi segnali nel breve termine. perchè per avere segnali tempestivi si è costretti ad utilizzare medie più brevi le quali però sono poco affidabili. Si veda il grafico 1.
Un altro utilizzo è come supporto o resistenza. Nel grafico 2 si può vedere ad esempio come la media 20 faccia da resistenza.
La cosa più importante da decidere è il periodo di tempo su cui è calcolata. Se ne prendiamo una veloce genererà molti segnali di intervento che aumentano le probabilità di errore. Il vantaggio di queste medie brevi è che sono molto repentine nell’interpretare ogni minima variazione di tendenza. Se vogliamo lavorare con maggiore tranquillità, dovremo rivolgerci all’utilizzo di medie più lunghe che, però, hanno lo svantaggio di ritardare gli interventi. A parità di altri fattori il dominio della media mobile dovrebbe essere tanto più lungo quanto più è alta la volatilità dell’attività finanziaria analizzata, al fine di ridurre il numero di falsi segnali. Il tutto, quindi, dipende dalla velocità con cui vogliamo operare e dal rapporto profitto/rischio.
Un buon compromesso consiste nell’utilizzare due medie semplici, una più “veloce” ed una più “lenta”: in tal modo, quando la media più veloce taglia dal basso verso l’alto quella più lenta si ha un segnale di acquisto; quando, invece, la media più veloce taglia dall’alto verso il basso quella più lenta si ha un segnale di vendita. E con ciò abbiamo visto anche un terzo utilizzo delle medie mobili. Nel grafico 3 ho inserito una media 20 ed una 50. Non mi ci sono messo a perdere tempo, ho preso due medie mobili qualsiasi, una più veloce e l'altra più lenta, quindi si posono sicuramente trovare delle medie che funzionino meglio di queste due.
Le medie mobili sono uno strumento trend following che funziona bene quando la tendenza del mercato è chiaramente rialzista o ribassista. Non si possono invece utilizzare le medie mobili quando il mercato è in una fase laterale perché darebbero luogo a continui incroci fra di loro e con il grafico dei prezzi generando confusione e falsi segnali. I sistemi automatici di programmi trading basati sulle medie mobili funzionano infatti molto bene nelle fasi di mercato trending ma danno pessimi risultati nelle fasi trading, perché portano a concentrare gli acquisti nella parte alta della banda di congestione e le vendite in quella bassa. (con un effetto “ping-pong” poco piacevole per il trader!).
Io utilizzo le medie come segnali di conferma, mai come segnali di ingresso, e, come già detto, singole medie mobili possono fare da importanti riferimenti in qualità di resistenze o supporti dinamici, un po' alla stregua di una trendline rialzista o ribassista con la differenza ovvia che la media mobile è una curva più o meno sinuosa e non una retta.
Tranne rari casi, io preferisco affidarmi a patterns di prezzo come segnali di ingresso.
In ogni caso non si possono utilizzare in modo puro, vanno filtrate con altri strumenti e soprattutto diventa fondamentale settare bene le medie mobili
FTSE MIB INDEX
indicazioni in un verso o nell'altro allo stato attuale non ce ne sono e siamo obbligati a vedere come evolve domani:
una candela che chiuda sopra la resistenza farebbe propendere per il breakout con obiettivo l'area 22500
al contrario un candela che andasse sotto il minimo di oggi sarebbe invece un segnale short (swing su resistenza) con target potenziale in area 20500
s'è concretizzato lo scenario ipotizzato al break della resistenza indicata
in realtà non è arrivato proprio a 22500 (s'è fermato a 22457) ma il movimento previsto era giusto
le ultime due candele sono black ed in particolare l'ultima ha evidenziato debolezza, a meno che non si realizzi un uncino che riprenda la direzione rialzista
unicredit
tenaris
è in trading range perchè è ritornata nel rettangolo che abbiamo disegnato da inizio anno
poi è in congestione perchè la candela del 25 febbraio fa da measuring bar
e poi le ultime candele, soprattutto le ultime tre, sono tipiche candele di indecisione con open e close molto ravvicinati
inoltre le ultime barre sono molto corte, con ridotta escursione di prezzo, tipico delle fasi di indecisione
ma dato che barre corte chiamano barre lunghe a breve ci sarà un bel movimento
in queste condizioni, senza una direzione da seguire, probabilmente è preferibile tradarla con tecniche mordi e fuggi
nel blog ho esposto alcune tecniche di trading di breve termine
lunedì 8 marzo 2010
fiat
fiat
e quanto possano essere aleatori lo dimostra anche la differenza di opinioni tra gli stessi
però in qualche modo "fanno" il sentiment del mercato
Barclays ha migliorato il giudizio su Fiat, portandolo da “Underweight” (sottopesare) a “Equalweight” (neutrale). Gli analisti hanno anche alzato a 9 euro il prezzo obiettivo. Goldman Sachs, invece, ha inserito Fiat nella propria lista di titoli da acquistare con decisione, sulla base di un target price di 16 euro.
più tardi posterò un aggiornamento grafico
domenica 7 marzo 2010
ingresso short con tre barre consecutive aventi minimi decrescenti
Setup:
partendo da un massimo di periodo la cui barra indicheremo con 0, conteremo tre barre aventi minimi decrescenti consecutivi
Ingresso:
si va short su violazione del minimo della barra 3 (cioè su violazione del terzo minimo consecutivo decrescente) sempre che nel frattempo si sia verificato un ritracciamento.
Ritracciamento:
Il ritracciamento all’interno della sequenza può avvenire con una reversal bar o con una barra di ritracciamento, cioè con una barra che segna un minimo crescente rispetto al minimo della barra precedente.
È necessario aggiungere che si può verificare un ulteriore caso di ritracciamento che si può realizzare successivamente, dopo lo sviluppo della sequenza dei tre minimi consecutivi, sempre però prima che venga superato il livello di ingresso. Quest’ultimo tipo di ritracciamento, normalmente, crea una sorta di riaccumulazione o redistribuzione prima dell’ingresso sul mercato e quindi, una volta rotto tale livello di ingresso, consente un movimento più deciso e veloce nella direzione a noi favorevole.
Stop loss:
sopra al massimo della barra 3 se corrisponde ad un massimo relativo altrimenti sotto all’ultimo massimo relativo
In questo post allego due grafici: il primo sintetizza la tecnica, il secondo è un esempio concreto applicato a Unipol: in questo caso l'ingresso short con questa tecnica coincide con l'ingresso short con 123 high. Quando due tecniche diverse danno lo stesso segnale operativo il segnale di ingresso è rafforzato.
ingresso long con tre barre consecutive aventi massimi crescenti
Setup:
partendo da un minimo di periodo la cui barra indicheremo con 0, conteremo tre barre aventi massimi crescenti consecutivi
Ingresso:
si va long su violazione del massimo della barra 3 (cioè su violazione del terzo massimo consecutivo crescente) sempre che nel frattempo si sia verificato un ritracciamento
Ritracciamento:
Si va long solo se si è verificato un ritracciamento durante la sequenza. Il ritracciamento all’interno della sequenza può avvenire con una reversal bar o con una barra di ritracciamento, cioè con una barra che segna un massimo inferiore rispetto a quello della barra precedente in un trend rialzista.
È necessario aggiungere che si può verificare un ulteriore caso di ritracciamento che si può realizzare successivamente, dopo lo sviluppo della sequenza dei tre massimi crescenti consecutivi, sempre però prima che venga superato il livello di ingresso. Quest’ultimo tipo di ritracciamento, normalmente, crea una sorta di riaccumulazione o redistribuzione prima dell’ingresso sul mercato e quindi, una volta rotto tale livello di ingresso, consente un movimento più deciso e veloce nella direzione a noi favorevole.
Stop loss:
sotto al minimo della barra 3 se corrisponde ad un minimo relativo altrimenti sotto all’ultimo minimo relativo (la barra 0)
sabato 6 marzo 2010
trevi
unicredit
ma è a 2/3 del guado, nel senso che ha realizzato il primo e secondo step del pattern di inversione rialzista di Sperandeo (test del minimo e taglio della trendline ribassista)
manca il terzo step (violazione del massimo): ci ha provato senza riuscirci e chiudendo sotto di esso
ora viene il più difficile: se supera quella resistenza a 2,02 il prossimo target è dapprima l'area 2,16 e poi l'altra trendline più in alto
fiat
finmeccanica
giovedì 4 marzo 2010
ENTRARE ALLA FINE DI UN PULLBACK short:
(presenza di un forte trend ribassista)
formazione di un minimo significativo
formazione di 5-9 candele consecutive con minimi crescenti
Ingresso:
si va short appena si interrompe la sequenza di 5-9 minimi crescenti consecutivi, cioè alla prima candela che va sotto al minimo precedente
sopra al massimo della candela di setup, cioè la candela alla cui violazione del minimo si va short
minimo dal quale è partita la correzione
ENTRARE ALLA FINE DI UN PULLBACK long
vediamo oggi delle semplici tecniche operative che sfruttino il pullback
ENTRARE ALLA FINE DI UN PULLBACK long:
Setup:
(presenza di un forte trend rialzista)
formazione di un massimo significativo
formazione di 5-9 candele consecutive con massimi decrescenti
Ingresso:
si va long appena si interrompe la sequenza di 5-9 massimi decrescenti consecutivi, cioè alla prima candela che segna un massimo crescente
Stop loss:
sotto al minimo della candela di setup, cioè la candela alla cui violazione del massimo si va long
Primo target:
massimo dal quale è partita la correzione
Tu tradi ciò che vedi o ciò che pensi?
In sostanza molti si chiedono come mai la borsa reagisca in modo anomalo rispetto alle news, ai dati macro, ai pessimi dati di bilancio delle aziende.
Se cerchi una spiegazione da me devo darti una brutta notizia: io la spiegazione non la ho
Ho però anche una bella notizia da darti: la bella notizia è che non serve cercare una spiegazione, una motivazione per fare trading
Non mi interessa averla, non perdo nemmeno un secondo del mio tempo a darmi delle spiegazioni razionali o pseudo tali riguardo all'andamento della borsa
io guardo solo i grafici (in essi sono contemplate tutte le notizie, perchè un grafico è la sintesi della reazione del mercato a tutti i rumors, news positive e negative)
riporto al riguardo uno scambio di battute avuto nel pomeriggio con un utente in un forum di finanza
egli diceva: "in questo periodo ho una visione short del mercato per motivi macroeconomici e grafici su ssp500 ftse che nei mesi scorsi ho piu volte illustrato"
riporto anche qua la mia risposta perchè è una cosa che mi capita di ripetere spesso:
"Ti confesso che io non ho una visione di lungo, diciamo che non ci voglio proprio pensare. Vivo alla giornata: per come opero io non mi serve a nulla applicarmi sulle notizie macroeconomiche, io opero solo su quello che vedo nel grafico. Tanto per dire: se le news sono negative ma il titolo sale, che faccio, trado quello che vedo sul grafico o quello che leggo?
Perchè poi non è mica la prima volta che la borsa sale con news negative e scende con news positive".
Questo per me è l'easy trading
operatività a ridosso di un doppio massimo o minimo
è quanto si sta verificando in questi giorni su parecchi titoli
in questi casi ci sono due possibilità:
1) rottura del livello precedente (breakout se al rialzo, breakdown se al ribasso)
2) rimbalzo sul livello precedente (swing su supporto, swing su resistenza)
per ridurre il rischio di restare fregati dovremmo evitare di anticipare l'ingresso (sia esso short o long) e verificare se si tratti effettivamente di uno swing (rimbalzo) o di un breakout (rottura del massimo precedente... avremo specularmente un breakdown in caso di rottura di un minimo precedente)
ovviamente questi pattern non riescono sempre al 100%
ed è per questo che usiamo gli stop loss
per ogni pattern riporto il setup, la modalità d'ingresso ed il livello di stop loss (cioè la condizione che annulla il pattern stesso)
saras
fiat
scrivevo: attesa al test della resistenza a 8,495
superandola avrebbe completato il pattern di inversione rialzista (123 di Sperandeo) iniziato col test del supporto a 7,50
adesso viene il difficile
valgono le stesse considerazioni che ho appena scritto per il FTSE MIB INDEX
infatti i due grafici sono simili
può sia continuare la fase rialzista (ed il close oltre la resistenza è un buon segnale),
sia swingare al ribasso (in questo case il segnale negativo sarebbe la violazione al ribasso del minimo di oggi)
FTSE MIB INDEX
l'indice nostrano è in una situazione grafica interessante
sta testando il massimo relativo precedente (21896)
può esserci sia uno swing ribassista, sia un breakout con completamento dell'123 di Sperandeo
a dire il vero oggi ha superato i 21896 (massimo odierno a 21957) però poi ha chiuso sotto la resistenza (close a 21845):
questa per il long non sarebbe una bella notizia, perchè una delle cose che depongono a favore di un breakout è proprio la chiusura sopra il livello di resistenza
quando invece chiude sotto sembra indicare che quel livello è duro a cedere
insomma, indicazioni in un verso o nell'altro allo stato attuale non ce ne sono e siamo obbligati a vedere come evolve domani:
una candela che chiuda sopra la resistenza farebbe propendere per il breakout con obiettivo l'area 22500
al contrario un candela che andasse sotto il minimo di oggi sarebbe invece un segnale short (swing su resistenza) con target potenziale in area 20500
pullback
una volta superato un certo livello (ad esempio una resistenza) generalmente c'è una tendenza fisiologica a tornare un po' indietro verso il livello precedente che adesso avrà cambiato valenza; il pullback è fisiologico perchè molti di quelli che erano andati long (al rialzo) nella speranza che il titolo superasse quella resistenza, quando il titolo sarà davvero salito, vorranno monetizzare il guadagno e quindi venderanno le loro azioni: questa corrente di vendite riporta il titolo indietro, ma la discesa si arresta proprio sul livello che prima costituiva la resistenza.
Osserviamo il primo grafico: la linea rossa è un livello di resistenza che è stato violato al rialzo. Dopo di chè c’è un ritorno dei prezzi verso tale livello diventato ora supporto e non più resistenza. Questo movimento è detto pullback ed in genere si verifica prima che riprenda la corsa rialzista
Analogamente per un movimento ribassista (secondo grafico)
mercoledì 3 marzo 2010
saras
lo swing si vede meglio sul grafico daily
unicredit
tecnicamente, con una buona dose di rischio, si potrebbe tentare lo swing su violazione rialzista del massimo dell'ultima candela, nel tentativo di prendere un rimbalzo
la tecnica cui faccio riferimento è questa ma nella sua variante con inside bar
fiat
buzzi unicem
però da qualche giorno ha fatto un pattern di swing (rimbalzo su un importante minimo precedente). La descrizione della tecnica puoi trovarla nell'etichette del blog.
Il primo target di questo rimbalzo è la trendline ribassista. Il secondo è la zona 10 euro.
Un bel segnale di inversione del trend ci sarebbe con il superamento di 9,90 (direi 10 euro anche per l'importanza psicologicache hanno le cifre tonde)
c'è un supporto molto forte a 8,93 e sarebbe un segnale molto negativo la perdita di questo livello
martedì 2 marzo 2010
ancora a proposito di supporti e resistenze statici
qualche giorno fa ho scritto dell'importanza di alcuni livelli di prezzo noti come supporti e resistenze
eventuali punti di minimo e di massimo relativi raggiunti dalle quotazioni costituiscono, anche a distanza di molto tempo, un ottimo metodo per determinare livelli di supporto e resistenza, in quanto si tratta di livelli di prezzo in corrispondenza dei quali le forze di mercato predominanti si sono rivelate sopraffatte
supporti e resistenze molto significative sono rappresentati altresì da massimi e minimi assoluti dell’intera evoluzione di mercato, nonché dalle classiche barriere psicologiche individuate dalle cifre tonde
Esistono alcune indicazioni che consentono di identificare con più sicurezza ed affidabilità questi particolari livelli di prezzo:
un’indicazione molto importante proviene dai volumi, in particolare l’affidabilità di un livello di resistenza o supporto sale quando per quel prezzo viene scambiata un’elevata quantità di titoli;
l’affidabilità aumenta in corrispondenza del numero di volte con cui un determinato livello di prezzo viene toccato senza essere superato. Tuttavia è considerato più significativo un livello dato da un prezzo toccato una sola volta ma con volumi altissimi, rispetto ad una serie di livelli allo stesso prezzo, ma con volumi molto inferiori;
Non vanno certamente trascurate, anche nell’individuazione di supporti e resistenze, le maggiori potenzialità offerte da una rappresentazione grafica candlestick. Innanzitutto, la pronunciata lunghezza delle shadows è indicativa di una certa difficoltà del movimento di mercato a procedere in quella determinata direzione; in particolare lunghe shadows superiori descrivono forti aree di resistenza al rialzo delle quotazioni, così come significative shadows inferiori indicano tenaci livelli di supporto. Le long shadows rappresentano infatti tentativi di violazione di importanti livelli di prezzo, che falliscono di fronte al progressivo venir meno della forza che li sostiene e al corrispondente ingresso sul mercato di forze contrarie che giudicano conveniente la quotazione che si è venuta a creare; tale fallimento è sancito dal prezzo di chiusura, che si posiziona ad una certa distanza dagli estremi raggiunti dalle shadows.
Generalmente anche il punto mediano del corpo di una candela viene ritenuto un discreto livello da monitorare: pertanto in una candela nera a metà del body avremo una resistenza, in una candela bianca a metà del body avremo un supporto. Ciò trova giustificazione nel significato che il range di prezzi compreso tra apertura e chiusura assume: si tratta di un’area importante per le contrattazioni nella quale numerosi operatori hanno aperto delle posizioni che, nell’ipotesi di errata valutazione della tendenza di mercato, vorranno chiudere evitando delle perdite
Un’applicazione interessante dei livelli di supporto e resistenza si verifica quando prende forma una doji nell’ambito di una tendenza definita; in questo caso, considerando il fatto che la doji rappresenta l’incertezza tipica di un mercato ad un bivio, è opportuno tracciare un livello di resistenza sul massimo di tale candlestick e considerare il prezzo minimo un livello di supporto. La decisa violazione di uno dei due estremi fornirà buone indicazioni sulla possibile direzione del movimento successivo.
i gap sono di per sè dei livelli di resistenza (se il gap è sopra il prezzo attuale) o supporto (se il gap è sotto il prezzo attuale) molto importanti
un concetto fondamentale inoltre è il seguente: un livello di supporto (resistenza) definitivamente violato dal movimento dei prezzi assume automaticamente il ruolo di resistenza (supporto) e viceversa. Altrove si parla di principio del cambiamento di stato: in breve se un determinato livello di prezzo ha funzionato a lungo come resistenza, una volta violato è molto probabile che da quel momento in avanti funga da supporto; lo stesso vale per un supporto violato al ribasso: da quel momento in avanti fungerà da resistenza
cosa diversa sono supporti e resistenze dinamiche: risultano rispettivamente da trendline rialziste e ribassiste ... ma questo sarà oggetto di un altro post
fiat
tenaris
lunedì 1 marzo 2010
buy pomeridiani (Domenico Foti)
l'ha definita Buy pomeridiani
è una tecnica easy, perchè ci impegna solo per due ore al pomeriggio. In realtà anche di meno, perchè la nostra operatività consisterà nel mettere degli ordini di acquisto alle 15,30 e degli ordini di vendita alle 17,30 in asta di chiusura.
- Per i particolari rimando al video. Questo è il link (era un intervento all'IT Forum 2009):
http://www.you-videolive.it/index.php?hash=93cefa9dbf715bb76ff0159a50bbf3ef
sintetizzo i punti essenziali:
si opera nelle due ore più importanti in cui la borsa è aperta: dalle 15,30 alle 17,30 - in sostanza si acquistano i titoli che alle 15,30 stanno guadagnando almeno il 2%, privilegiando quelli che sono in maggiore guadagno
- per diversificare se ne comprano una decina (sempre che siano nelle condizioni descritte, cioè che guadagnino almeno il 2% alle 15,30)
- non si usano stop loss nè stop profit (con i futures gli stops vanno invece utilizzati!)
- si acquista alle 15,30 e si chiude in asta alle 17,30
- non si opera sui titoli meno liquidi che chiudono alle 16,30
- si entra sui ogni titolo con un capitale di 30.000 euro (ne bastano 3000 con una leva al 1000%) se il titolo è molto liquido
- non ci interessa cosa fanno i futures usa, il dax, e tutti gli altri indici
- non ci interessano le notizie macroeconomiche nè i comunicati price sensitive
- non si guardano i grafici
- se alle 15,30 non c'è nessun titolo che guadagna il 2% semplicemente non si compra nulla
- se non si ha la liquidità per comprarne una decina si possono scegliere solo 2-3, e verranno scelti tra quelli che stanno salendo di più alle 15,30
- sui titoli non molto liquidi bisogna stare attenti a non spazzare il book, quindi si opera con somme inferiori, cioè quanto consente il book
- sui titoli del midex si entra con la metà cioè 15.000 euro
- chi se la sentisse di avere i titoli in portafoglio durante la notte, sembrerebbe che chiudendo la mattina successiva alle 9,20-9,30 riuscirebbe a guadagnare ancora di più
- un filtro alle tecnica può essere questo: se l'indice ha già aperto al 2% e poi si è mantenuto costante fino alle 15,30 senza aumentare ulteriormente, si può decidere di non comprare (vuol dire che l'indice probabilmente ha già dato il meglio di sè). Peggio ancora se l'indice è in guadagno ma in calo rispetto al guadagno della mattina: ad esempio se apre al 3% ed alle 15,30 è sul 2% di guadagno, si decide di non comprare.
altri punti importanti:
- se si decide di operare sulle azioni si va solo long
- questa tecnica può essere applicata anche sui futures, spmib e dax
- in tal caso però c'è una variante: perchè la tecnica sia profittevole si comprano i futures quando sono più su del 2% alle 15,30 ma si va short quando i futures sono sotto del 2%
- comprando alle 16,00 le cose migliorano ulteriormente (si fanno meno operazioni e si fa più profitto)
- coi future si usano gli stop loss. Foti usa questi stops: 200 punti di perdita sull'SpMib, (corrispondono a 1000 euro di perdita), perdita di 1500 euro sul Dax
domenica 28 febbraio 2010
unicredit
grafico settimanale: c'è un trend di lungo chiaramente ribassista definito da un canale ben disegnato (da cui è uscito per andar a toccare i minimi assoluti ad inizio 2009).
Chiaramente dai minimi c'è stato un bel recupero, ma nel lungo termine direi di considerarlo un titolo al ribasso.
Fintanto che resta in questo canale la tendenza di lungo è bearish.
sarebbe cmq un'operazione controtrend
sabato 27 febbraio 2010
non è mai troppo tardi per avere successo nella vita
pensi che hai qualcosa da rivedere nella tua metodologia?
non è un problema: non è mai troppo tardi!
vedi un po' cosa è capitato alla simpatica vecchietta cubana!
Pittrice, ha visto la sua carriera decollare alla veneranda età di 94 anni. L’artista ha dipinto per tutta la sua vita creazioni astratte ma è riuscita a vendere un dipinto solamente nel 2004 quando aveva già 89 anni. Da quel momento i collezionisti americani non hanno mai smesso di acquistare avidamente le sue opere.
In men che non si dica la pittrice si è ritrovata all’interno dei più grandi musei statunitensi ed ha inoltre ricevuto un importante riconoscimento dal direttore del Walker Art Center di Minneapolis. Lo scorso hanno il MoMa ha incluso Carmen Herrera tra il pantheon degli artisti latinoamericani in mostra e la scorsa estate, durante una retrospettiva nel Regno Unito, il quotidiano londinese The Observer ha salutato l’artista come la più grande scoperta degli ultimi dieci anni, chiedendo e chiedendosi:” Come abbiamo fatto a non vedere queste bellissime composizioni?”. In poche parole la favola della pittrice casalinga è divenuta realtà in un era dove si cercano sempre più giovani artisti da trasformare in personaggi dello spettacolo ed in macchine per far soldi. Eppure anche dopo il clamoroso successo Carmen Herrera (attualmente costretta sulla sedia a rotelle per ovvie ragioni d’età) non si è montata la testa, l’arzilla vecchietta ha infatti dichiarato: “Dipingo da sempre e continuerò a farlo semplicemente perchè devo farlo. E’ una sorta di bisogno, un gesto compulsivo che mi dona grande piacere. Nella mia vita non ho mai pensato all’arte come una maniera per far soldi e trovo che la fama sia una cosa molto volgare. Così ho semplicemente lavorato ed aspettato. Adesso alla fine della mia vita sto ricevendo molti riconoscimenti e grande attenzione con mio stupore e piacere.”
Ora gli amici dicono che è Jesse, che è morto nel 2000, che dalla sua nuvoletta lassù ha orchestrato tutto questo ambaradan. Ma la storia, più terra terra, è un´altra. È il 2004 e Frederico Sève, proprietario della Latin Collector Gallery di Manhattan, sta contrattando l´acquisto delle opere di un´artista, donna, specializzata in arte astratta e pubblicizzatissima. «Una signora che tratta arte astratta? Dovresti conoscere Carmen Herrera», gli fa a cena Tony Bechara, un altro pittore amico da una vita della signora. È la svolta, come in un film: il collezionista si appassiona all´artista, altri lo seguono, i pezzi rimasti invenduti vengono affissi ai muri dei musei più prestigiosi e la storia dell´arte iscrive Carmen nell´albo d´oro dei pittori dell´America Latina, accanto a Diego Rivera e Frida Khalo.
La cosa più bella è che lei, Carmen, adesso se la ride. Nata a Cuba, svezzata a Parigi, poi approdata a New York, nella sua casa di Midtown, Manhattan, continua a ricevere gli amici di sempre con in mano un calice di champagne. Perfino la riconoscenza nei confronti di Tony Bechara è intrisa di ironia. «Noi a Porto Rico abbiamo un modo di dire» suggerisce il pittore al New York Times: «La guaga, cioè l´autobus, arriva sempre per chi ha la pazienza di aspettare». E lei, la Carmen: «Beh, Tony, io sono stata a quella fermata per 94 anni!».
fiat
venerdì 26 febbraio 2010
FTSE MIB INDEX
Tenaris
giovedì 25 febbraio 2010
tenaris
Ma cosa ha provocato questa pessima reazione del mercato?
Tenaris ha rilasciato ieri i risultati di bilancio. La società ha chiuso il 2009 con un fatturato in calo del 32% rispetto agli 11,99 miliardi del 2008. L’utile netto ha registrato una flessione del 47% a 1,2 miliardi di dollari. Inoltre, il cda ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,34 dollari per azione, a fronte di un dividendo relativo all’esercizio 2008 di 0,43 dollari.
I dati non sono piaciuti agli analisti. Banca Akros ad esempio ha tagliato a 15 euro il target price su Tenaris, in seguito alla revisione delle stime di fatturato e di marginalità per l’esercizio in corso. Gli esperti ora consigliano di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio. Goldman Sachs ha peggiorato il giudizio su Tenaris, portandolo a “Neutrale”.
mercoledì 24 febbraio 2010
supporti e resistenze statici
Quando qualche anno fa cominciai a scrivere su questo blog di analisi grafica a fini speculativi mi prefissi di non dare nulla per scontato e di partire quindi dai concetti basilari per poi approfondire tematiche più dettagliate e specifiche.
Devo ammettere di aver tenuto fede a quell'impegno solo in parte. Mi sono reso conto che mancano alcuni capisaldi dell'analisi tecnica: cercherò di porvi rimedio.
Consideriamo dei livelli fondamentali che possiamo trovare in qualsiasi grafico: i supporti e le resistenze.
Il concetto di supporto e resistenza costituisce uno dei principi più importanti in assoluto per l’analisi tecnica: il supporto è un particolare livello di prezzo attorno al quale i compratori sono in grado di arrestare la flessione dei corsi, per un determinato arco di tempo; al contrario una resistenza è un livello capace di arrestare l'ascesa dei prezzi.
Le indicazioni operative che possono derivare dall’analisi di supporti e resistenze sono piuttosto intuitive.
Un livello di supporto che riesce a contenere la flessione dei prezzi fornisce un segnale rialzista, in quanto indica la maggiore decisione dei compratori rispetto ai venditori a quel determinato livello delle quotazioni. Al contrario la decisa rottura al ribasso del livello di supporto costituisce un segnale strettamente ribassista, indicando una presunta incapacità dei compratori nel fronteggiare la forza predominante dei venditori.
Un discorso analogo si può fare per i livelli di resistenza; la loro mancata rottura al rialzo fornisce indicazioni bearish, a causa del progressivo ingresso sul mercato di venditori che considerano conveniente quello specifico livello delle quotazioni. La perforazione al rialzo del livello di resistenza ha, al contrario, implicazioni bullish per la decisa forza del movimento rialzista.
Per ricavare supporti e resistenze non bisogna far altro che tracciare delle rette orizzontali che passano dai minimi e massimi precedenti presenti sul grafico
Che informazioni ne ricaviamo?
Facciamo un esempio. Possiamo prendere il grafico del FTSEMIB degli ultimi sei mesi e tracciarci i livelli come indicato. Attualmente il grafico è cpntenuto tra i livelli 24.000 circa e poco sopra i 20.000: il primo fa da resisenza, il secondo da supporto.
Se perde questo livello dove potrebbe essere diretto l'indice di borsa? Ce lo dice il supporto presente più in basso: in area 18.000.
E nella malaugurata ipotesi che scendesse ancora? Potremmo vederlo sui 12.000.
Se invece rimbalzasse da questi livelli quale sarebbe un target di risalita di medio periodo? La risposta la leggiamo nel livello posto sui 24.000 che fa da resistenza.