martedì 10 luglio 2007

tipi di grafici

Esistono differenti modi di rappresentare graficamente i prezzi di un titolo azionario. Vedremo quelli più comuni.





Grafico lineare:



Viene costruito unendo con una linea continua i prezzi di chiusura delle singole giornate. Si ritiene che il prezzo di chiusura sia quello più significativo perché rappresenta il prezzo “finale” su cui il mercato converge. Il limite di tale approccio è che si perdono almeno due informazioni molto importanti: l’escursione giornaliera (che dà importanti indicazioni sulla volatilità); la direzionalità della giornata (livello della chiusura rispetto all’apertura). In genere è utilizzato da chi vuole dare particolare rilievo al solo prezzo di chiusura, oppure quando si dispone di un valore unico come ad esempio accade per i Fondi Comuni d’Investimento








Grafico a Barre (Bar Chart):





Questo grafico tiene in considerazione i prezzi dell’intera seduta. Si ottiene creando una barra verticale che rappresenta l’escursione tra il minimo e il massimo della giornata ed evidenziando con un segmento orizzontale sulla sinistra il prezzo di apertura e con uno sulla destra il prezzo di chiusura. Rispetto al grafico lineare consente di analizzare l’escursione della giornata (e quindi la volatilità) e la direzionalità. I grafici a barre possono essere utilizzati anche per periodi più lunghi della giornata (la settimana, il mese, ecc) oppure per periodi molto brevi (1 ora, 5 minuti): per i grafici infragiornalieri bisogna perciò scomporre la giornata in tanti periodi per ognuno dei quali si rileva “apertura”, minimo, massimo e “chiusura”.








Grafico a Candele (Candlesticks):




Rappresenta una tipologia grafica che si è diffusa negli ultimi tempi, ma che ha origini molto antiche. Esso, infatti, veniva utilizzato dagli antichi commercianti giapponesi che se ne servivano per prevedere le evoluzioni future del prezzo del riso (primo esempio di analisi tecnica!). E’ conosciuta negli Stati Uniti da circa trent’anni e soltanto dalla metà degli anni ’90 nel nostro Paese. Nel grafico a candele, come in quello a barre, vengono tenuti in considerazione i prezzi dell’intera giornata registrandone l’escursione tra il massimo e il minimo con una barra verticale. Esso si differenzia però dal grafico a barre in quanto i prezzi di apertura e chiusura non vengono semplicemente segnalati con una barretta orizzontale, ma vengono uniti tra loro da un rettangolo (il “corpo” della candela o “body”) più o meno lungo, di colore nero quando il prezzo di chiusura è inferiore al prezzo di apertura e di colore bianco nel caso contrario (prezzo di chiusura superiore al prezzo di apertura). Con il grafico a candele si può quindi velocemente verificare se nel corso della giornata il titolo è salito (candela bianca) o se è sceso (candela nera). Quanto più il corpo della candela è lungo tanto maggiore sarà la forza del movimento. Le linee sopra e sotto il corpo si chiamano “shadows” (ombre): la loro lunghezza rispetto al corpo dà un’idea dell’indecisione del mercato. Quando una o entrambe sono assenti significa che la giornata ha una forte direzionalità. Esaminando due o tre candele successive si possono individuare delle figure o “patterns” che danno delle indicazioni preziose sul movimento.






















1 commento:

  1. Le lezioni sono molto interessanti ma il bimbo è ciò di cui ne devi essere fiero.
    Immagino che hai controllato che tutto è a posto mi riferisco anche alle dimensioni, scherzo ovviamente.
    Scusami se non perderò nessuna occasione per invitarti a godertelo il più possibile anche se in qualche occasione potrebbe sembrare fastidioso.
    Purtroppo io sono uno dei pochi che sò esattamente cosa vuol dire avere o non avere un figlio.
    Sai bene che recentemente ho perso una figlia e, credimi, è difficile spiegare esattamente cosa si prova, è come se si volesse far capire ad un cieco nato com'è un determinato colore.
    Non ti voglio rattristare oltre, ti faccio i migliori auguri prima di tutto per il tuo bambino e poi per il tuo blog che cercherò di seguire.

    Umberto

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