Ubs e Baker Hughes deprimono Saipem
16/07/2007
Saipem affondata da Ubs. Nell'ambito di una revisione sulle società di servizi all'industria oil, la banca d'affari ha infatti tagliato il rating del titolo a neutral da buy (acquistare), vista la recente forte performance delle azioni delle aziende di questo settore. Gli analisti hanno però aumentato il prezzo obiettivo di Saipem, portandolo a 32 da 28 euro per tener conto, tra l'altro, di maggiori margini per Snamprogetti.Il titolo della controllata di Eni, nonostante il future sul greggio sia in rialzo dello 0,5% a 74,3 dollari il barile, al massimo degli ultimi 11 mesi, è pesante, oggi, a Piazza Affari: scende del 3,32% a quota 27,08 euro dopo aver toccato un minimo a 27,05 euro. "Saipem resta tra i player meglio posizionati del comparto con tre business unit in forte crescita dal punto di vista dei profitti, ma l'andamento sul listino già molto positivo (+20% da inizio giugno) consiglia cautela negli acquisti". Per Ubs, insomma, "è limitato lo spazio per un ulteriore upside". Tuttavia il broker ha migliorato le stime sull'Ebitda margin dell'unità di costruzione offshore (previsto al 17% nel 2010) e si aspetta un rapporto Ebitda/fatturato appena sotto all'8% nello stesso anno per quanto riguarda Snamprogetti.
Come Ubs anche Societe Generale ha alzato il target price di Saipem a 23 euro da 19,5 euro, confermando però a sell (vendere) il giudizio. "Saipem", si legge nell'analisi, "tratta a uno dei più alti multipli Ev/Ebitda del settore, il che implica una sopravvalutazione delle attività di trivellazione rispetto ai principali peer della società, e non offre alcun appeal speculativo".C'è peraltro attesa per la diffusione, a fine luglio, dei dati semestrali che dovrebbero mostrare un incremento a due cifre anche se il portafoglio ordini del gruppo non dovrebbe registrare grandi novità.
A deprimere comunque Saipem è anche la trimestrale, inferiore alle attese, diffusa venerdì scorso, di Baker Hughes.La società, una delle più grandi nella trivellazione e fornitura di servizi vari alle major del petrolio, ha infatti lanciato un warning sui risultati del secondo trimestre. L'utility americana ha tagliato le stime di Eps trimestrale, che dovrebbe essere di 1,07-1,09 dollari, contro il risultato 2006 di 1,17 dollari. Gli analisti prevedevano un risultato migliore a 1,18 dollari.
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